Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2015

La Calabria del Nord-Est senza fantasmi

Immagine
di Tommaso Greco Angelo Tommasi, Gli emigranti (1896) - Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma 1. La Calabria del Nord-Est è una terra dai contorni indefiniti che per decenni si è stretta intorno ad un fantasma. Questo fantasma — l’aereoporto di Sibari — è stato (e per qualcuno è ancora) come il Caciocavallo di bronzo cantanto e scritto da Peppe Voltarelli: simbolo e sintesi di tutte le speranze e di tutti i fallimenti di una terra e di una gente, che hanno guardato a questo sogno impossibile come alla panacea miracolosa che potesse mettere fine a secoli di disperazione, di arretratezze, di ingiustizie. Pensavamo all’aeroporto di Sibari e dicevamo: se ci fosse quello, tutto sarebbe sistemato! Figuriamoci… Forse verrà un giorno in cui questa terra riuscirà a stringersi intorno a qualcosa di meno aleatorio e di più reale, agganciando la sua identità alle risorse che il suo territorio — pur continuamente schiaffeggiato, persino da chi lo abita — continua ad offrire cop