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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Il Diario di un viandante

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di Tommaso Greco Diario di un viandante è un regalo che Padre Vincenzo Cosenza ha voluto fare a tutti coloro che lo conoscono, ma mi auguro che esso possa essere letto anche da tanti altri, che potranno incontrarne l’Autore proprio attraverso queste pagine. Non ho dubbi che si tratterà di un incontro proficuo, per molte ragioni. Il Diario è innanzi tutto un libro mite , come il carattere di Padre Vincenzo. Chi ha la fortuna di conoscerlo, Padre Vincenzo, sarà d’accordo con me nell’utilizzare questo aggettivo per definirlo, e sarà d’accordo nell’utilizzare lo stesso aggettivo per descrivere il libro, quando avrà finito di leggerlo. Perché, se un sentimento emerge da queste pagine, è il sentimento della tenerezza, che Padre Vincenzo mostra di avere nei confronti delle persone con cui ha condiviso il cammino, nei confronti delle cose di cui ha dovuto occuparsi, nei confronti dei luoghi — molti — nei quali ha vissuto e dove ha esercitato la sua vocazione religiosa. Mitezza e ten

Nei luoghi di Danilo Dolci (e del meridione sognato)

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di Francesco Donnici Il viaggio alla scoperta dei luoghi siciliani di Danilo Dolci è una storia di resilienza, di disobbedienza, di speranza, di sogno. “E’ importante arrivare non ad una unità imposta al mondo, ma ad una unità come armonizzazione delle culture locali. Qualcuno potrebbe domandare -- come domanda -- in una zona dove ci sono molti analfabeti che tipo di cultura locale si potrebbe sviluppare? Che contributo può arrivare? Ecco, vi racconto una storia”: Incontro zu’ Ambrogio, pare stanco. "Come stai?" gli domando. "…Bene".   "E tua moglie?" (anziana, so come talora stenta). "Mia moglie è una regina". E vedendo i miei occhi non certo dubbiosi ma attenti, racconta. "Tre sere fa sono uscito a pescare. Tutta la notte. Molto pesce c’era. Tutto il giorno ho continuato. Arrivata la sera ho portato al porticciolo il carico e sono subito tornato al mare, per non perdere l’occasione: ancora la notte, e tutto i

Elogio del ‘secondo tentativo’. Un viaggio nella Calabria jonica (e dintorni)

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di Massimo Baldacci * In Calabria finora c’ero stato solo per attraversarla dalla SA-RC diretto in Sicilia, e ne avevo sentito lodare da amici alcune località di mare, che questa volta non ho proprio toccato. Le uniche eccezioni erano state due toccate e fughe al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per guardare i bronzi di Riace nel corso di viaggi d'istruzione diretti in Sicilia, e un pomeriggio trascorso con Domenico Accorinti e la sua famiglia, sempre durante un mio trasferimento verso la Sicilia, nel corso del quale avevamo visitato gli scavi di Locri, di cui allora ci aveva scandalizzato la disorganizzazione, e dando un'occhiata a Gerace. Questa volta ci ho passato 9 giorni, pernottando a Morano Calabro, Rossano, Santa Severina, un posto vicino a Stilo, Gerace e poi, sulla via del ritorno, a Civita. Ho potuto apprezzare paesaggi mozzafiato, verso cui la Giovenca, a dispetto di chi mi dice continuamente che dovrei cambiarla