L’IPOCRISIA DELLA “GRANDE OPERA”

di Tommaso Greco Premetto che non ho alcuna pregiudiziale nei confronti del Ponte sullo Stretto: né ideologica, né ambientalista, né romantico-sentimentale, anche se certamente rovinerà una delle viste più incantevoli della penisola (perciò andate a Scilla prima che lo costruiscano, se non ci siete mai stati: l’unica cosa che rischiate è che, se siete favorevoli al Ponte, potreste ripensarci). Non solo non ho pregiudiziali, ma concedo al governo la credibilità di tutte le sue buone intenzioni e di tutte le previsioni sulla sicurezza, sulla tenuta tecnica, sulla previsione delle spese. Non userò quindi, alcun argomento tra quelli che sono oggetto di discussione in questi giorni. Mi soffermerò su un unico punto: l’ipocrisia di pensare che, fatto il Ponte, si siano risolti i problemi di cui siciliani e calabresi soffrono cronicamente con riguardo ai trasporti e allo sviluppo. Questo non è un intervento “di teoria” ma “di esperienza”. Perciò parlerò di cose che conosco e vivo pe...