Baroni e contadini



Nel 1949, Giovanni Russo -- grande firma del "Mondo" di Mario Pannunzio e poi del "Corriere della Sera"-- giunge a Pietrapaola, uno dei tanti paesi della Calabria interna che guarda il mare dall'alto di una collina. E' una tappa di un lungo viaggio che Russo compie nell'Italia meridionale, nel corso del quale registra e racconta l'esistenza di una netta frattura tra coloro che sono costretti a lottare quotidianamente per un pezzo di pane e coloro che ne governano le vite e ne decidono le sorti. Baroni e contadini, appunto; "cafoni" e "padroni".
E' il racconto di un'Italia "che fu", di cui però occorre conservare memoria perché è anche il racconto di un'Italia (e di un mondo) che ancora "è", con gli aggiornamenti e i cambiamenti del caso. Oppressi e oppressori oggi non si chiamano forse più "contadini" e "baroni". Usando altri nomi, tuttavia, il mondo continua a dividersi tra chi sta in basso e chi sta in alto.
Le pagine che seguono sono tratte da Baroni e contadini, Laterza, edizione del 1979.












Per scaricare il pdf: Russo, Un paese solitario

Commenti

Post popolari in questo blog

NON E' DELITTO PARLARE DEL "DELITTO DEL CIMITERO"

Non la furbizia, ma solo una buona politica salverà il “mondo a parte” dell’Italia interna

Paesi che muoiono….di troppi “lavori”