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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

MAROCCO

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Lungo le strade del Marocco  ho visto una creatura di sabbia  e pietre, su cui le donne si muovono leggere, portando i loro fardelli, avvolte nei veli colorati. Silenziose si scostano  dagli uomini che affollano i mercati o che all'ombra aspettano il muezzin che proclami l'ora della preghiera. Solo i ragazzi sorridono  mentre tornano dalla scuola piroettando sulla bicicletta o camminando senza fretta lungo il ciglio della strada. Mi accorgo di aver già vissuto  il Marocco nel grido degli ambulanti che giravano il paese carichi di tappeti, e ancor più nella mia gente:  accompagnando mia madre al fiume dove lavava le coperte  e poi le stendeva al sole sulle pietre; andando incontro agli asini su cui uomini cotti dalla fatica tornavano  al focolare nell'ora del tramonto; negli operai sulle 'nnajte  di tavola, che costruivano le case coi blocchetti di cemento. Non è lontano, per me, il Marocco.  Nelle sue facce olivastre,  nelle sue attese operose,  nei vicoli stretti tra l