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Hammamet, o della distanza rispetto al Potere

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di Tommaso Greco Scoprire qualche settimana fa che Gianni Amelio aveva fatto un film su Craxi mi aveva letteralmente ‘sconvolto’.   Voglio dire: Amelio è il mio regista preferito, e Craxi è stato il primo dei leader politici che si atteggiano a padroni di un Paese — e dunque, prima e indipendentemente da Tangentopoli — che ho potuto francamente detestare (dopo di lui, una lunga schiera). Quale connubio possibile? E soprattutto, quale poteva essere il punto di vista che il regista calabrese aveva assunto nell’affrontare un personaggio tanto discutibile? Dopo aver letto tante critiche, nelle quali il giudizio sul film veniva fatto dipendere quasi sempre dal giudizio sul Personaggio di cui il film trattava, ho potuto finalmente vedere l’opera di Amelio; e sono uscito dal cinema sinceramente rinfrancato. Nel film non c’è agiografia, ma tutt’al più pietà umana nei confronti di un personaggio che cammina verso la morte; e non è affatto vero che nel film vengano smin