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Il delitto del cimitero

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di Tommaso Greco Ci sono fatti e cose che ti aprono una ferita nel cuore, di quelle che mai più potranno rimarginarsi. Come ad esempio vedere che all’improvviso, dall’oggi al domani, i cipressi del cimitero del paese in cui sei nato e cresciuto sono stati barbaramente tagliati, abbattuti, assassinati. Erano lì da chissà quando, certamente da più di un secolo, forse da due, erano parte del paesaggio, erano i compagni silenziosi ma amorevoli dei nostri morti. Erano lì perché qualcuno li aveva piantati con la convinzione che un luogo come quello non potesse farne a meno; erano lì perché, di generazione in generazione erano stati curati e guardati. E invece all’improvviso, dall’oggi al domani, in un attimo, essi non ci sono più. Rimangono solo i loro tronchi tagliati a mezz’aria a testimoniare che nel cimitero di Caloveto, in una giornata di fine luglio 2021, si è consumato un vero e proprio delitto.  Quei compagni silenziosi delle nostre passeggiate tra le tombe, quelle cime che dall’alto