Cassiodoro e lo scrittore
Un racconto di Mimmo Bitonto Tutto principiò dalla miseria, quella vera, cui mio padre, sventurato uomo, ci ridusse. Per tanto almeno credo gli debba esser grato, infinitamente e con filiale affetto. Vivevamo nello sfarzo, nel più bieco lusso, io non conoscevo sacrifici, gli stenti dei ragazzini miei coetanei mi sembravano burla, il loro aver di continuo fame un capriccio. Dalla miseria iniziai a diventare uomo , e da mio nonno materno, potendo grazie a lui scrutar l’animo umano, scrittore . Papà, mercante scaltro come pochi, accumulò beni a dismisura, finché conobbe conti e marchesi, prodighi e spilorci, puttane e biscazzieri. Divenne gaudente, in un amen dissipò ogni ricchezza, sfumò i terreni al baccarat, a la roulette, a zecchinetta; al banco dei pegni di Rossano impegnò, meglio, lasciò gli ori di famiglia, conservati da generazioni; poi passò ad alienare il minuto, vacche cavalli asini e muli, fino agli animali che razzolavan nel cortile. Cominciò a mancarci il neces