Quel che resta dei paesi

di Tommaso Greco L’Italia è un Paese fatto di paesi, ma ce ne dimentichiamo quasi sempre, salvo quando si tratta di cedere al sentimentalismo e alla retorica concorsualtelevisiva dei ‘borghi più belli’. Ma proprio questo ricordarsene nelle occasioni sbagliate rivela il nostro rapporto malato col territorio e con ciò che lo ha reso — almeno fino a qualche tempo fa — vivo e produttivo. Oggi, l’Italia dei paesi soffre di abbandono, ed è da questa amara presa d’atto che muove nuovamente Vito Teti — dopo Il senso dei luoghi del 2004, ormai quasi diventato un classico su questi temi — per compiere un itinerario, sentimentale e razionale allo stesso tempo, dentro questo abbandono per coglierne l’essenza più profonda e per farne in qualche modo, non troppo paradossalmente, la cifra di una rinascita ancora tutta da progettare e realizzare, ma nient’affatto impossibile, se ce ne saranno la voglia, la volontà e la forza. Le pagine di Quel che resta rappresentano probabilmente il tentat...