NASRIN SOTOUDEH, UNA VITA PER DIFENDERE
di Gaetano Pacchi
L’evento, dal titolo “Nasrin Sotoudeh, una vita per difendere”,
è dedicato a far conoscere e a dare voce all’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh, la quale è detenuta perché
tutela nel suo Paese i diritti umani, in generale, e quelli delle donne, in
particolare.
L’iniziativa consiste nella lettura a tre voci (due femminili e
una maschile) di lettere e interventi di Nasrin Sotoudeh che descrivono in
ordine cronologico il suo percorso umano e professionale: si parte dalle
lettere inviate ai figli, al marito, al capo della Magistratura iraniana e dal
ricordo di Haleh Sahabi (figlia di un noto attivista iraniano per i diritti
umani), scritti nel 2011, durante il primo periodo di detenzione; si prosegue
con la lettera dell’11 dicembre 2012 (composta in occasione del conferimento
del Premio Sacharov) e il messaggio del 22 giugno 2018 (scritto dieci giorni
dopo essere stata di nuovo arrestata per il suo sostegno alle donne che, a Teheran,
lungo il Viale Enghelàb - ribattezzato “Viale
della Rivoluzione” - hanno manifestato contro l’obbligo di portare in
pubblico il velo (hijàb) e alla battaglia per l’abolizione della tortura) e con
la lettera con la quale ha commentato la sentenza di condanna emessa nei suoi
confronti l’11 marzo 2019 dal Tribunale Islamico Rivoluzionario; si finisce con
il messaggio inviato alla Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Parigi,
Marie-Aimée Peyron, letto, nel corso della conferenza tenuta l’11 aprile 2019
alla “Maison du Barreau” di Parigi,
dal Premio Nobel per la pace Shirìn Ebadì, avvocata e attivista per i diritti
umani iraniana in esilio.
Alla lettura della testimonianza -
contenuta negli scritti sopra menzionati - delle ragioni per cui Nasrin
Sotoudeh si batte da sempre, è affiancata quella del testo della sentenza con
la quale, in data 11 marzo 2019, il Tribunale Rivoluzionario Islamico l’ha
condannata alla pena di anni trentatre e mesi sei di reclusione e
centoquarantotto frustate.
I testi e le immagini sono stati
selezionati e montati da Gaetano Pacchi.
Le parole di Nasrin Sotoudeh sono lette
da componenti la Compagnia Teatrale “Attori
& Convenuti” di Firenze.
La lettura è intervallata da brani
musicali - eseguiti con la fisarmonica - dal professor Franco Bonsignori (già
ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Giurisprudenza di Pisa)
tratti dal repertorio del fisarmonicista iraniano Mehrdad Mehdy.
Durante la lettura dei brani scorrono
oltre duecentocinquanta immagini che rappresentano la vita di Nasrin Sotoudeh e
documentano la battaglia da quest’ultima condotta.
L’evento è stato presentato:
- il 18 aprile 2019 al Teatro San Girolamo di Lucca a cura dell’Ordine degli Avvocati di Lucca e del suo Comitato
per le Pari Opportunità;
- il 23 maggio 2019 al Teatro San Marco di Trento su iniziativa degli Ordini degli Avvocati di Trento e di
Rovereto, del Comitato Pari Opportunità del C.O.A. di Trento e della Sezione
Trentino Südtirol dei Giuristi Democratici;
- il 29 maggio 2019 nella Sala dell’Associazione “Cultura e Sviluppo” di
Alessandria, a cura dell’Ordine
degli Avvocati di Alessandria, dell’Unione delle Camere Penali Italiane, del
suo Osservatorio Pari Opportunità e della Camera Penale di Alessandria;
- il 21 giugno 2019, al “MiCo” (Milano Convention Centre) di Milano,
nell’ambito della decima edizione del “Festival
del Lavoro”, con l’introduzione di Shirin
Ebadi, Premio Nobel per la Pace.
- il 27 giugno 2019, al Teatro Cristallo di Reggio Emilia a cura del locale Ordine degli Avvocati;
- il 9 luglio 2019 nella Sala Dante a La Spezia su iniziativa dell’Ordine degli Avvocati, del suo
Comitato Pari Opportunità, della Camera Penale di La Spezia e del Comune di La
Spezia.
Al momento, l’iniziativa sarà replicata
il 3 ottobre 2019, a Brescia, nell’ambito della
manifestazione “Librixia-Fiera del Libro Brescia”, il 17 ottobre 2019, a Livorno, nel Nuovo Teatro delle Commedie, il 25 ottobre 2019, a Rieti e, il 13 dicembre 2019,
nel prestigioso Teatro Garibaldi di Modica,
inserita nel cartellone ufficiale della Stagione Teatrale organizzata dalla
Fondazione Teatro Garibaldi.
Commenti
Posta un commento